Giovedì, 25 Maggio 2023 12:46

Le condizioni generali del contratto: le ultime dalla Cassazione

Scritto da Avv. Giulio Costanzo
Vota questo articolo
(4 Voti)

La Suprema Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 6307 del 02/03/2023, ha statuito che in tema di condizioni generali di contratto, la clausola apposta a un contratto di durata, che ne preveda il divieto di rinnovazione tacita alla scadenza, non può considerarsi vessatoria, dal momento che non determina un vantaggio unilaterale a favore del predisponente, avendo ad oggetto un contegno riferibile ad entrambe le parti.

La S.C., con Ordinanza n. 6307 del 02/03/2023, è tornata sulla peculiare questione relativa all’accettazione, o meno, delle condizioni generali del contratto e al carattere vessatorio delle clausole.

Ai sensi dell’art. 1341 c.c., le condizioni generali del contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell’altro, solo se al momento della conclusione dello stesso, questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l’ordinaria diligenza.

La espressa approvazione delle clausole vessatorie si integra unicamente quando le stesse siano oggetto di un’accettazione separata, specifica ed autonoma, distinta dalla sottoscrizione delle altre condizioni dell’accordo; il fine è quello di richiamare l’attenzione del contraente debole verso il significato di quella determinata e specifica clausola a lui sfavorevole, così che esso può reputarsi adempiuto soltanto quando la sottoscrizione avviene con le modalità idonee a garantire tale attenzione.

V’è da aggiungere, inoltre, che il richiamo in blocco di condizioni generali del contratto e la sottoscrizione indeterminata di esse, sia pur sotto l’elencazione delle stesse sotto il numero d’ordine, non determina la validità ed efficacia, ai sensi dell’art. 1341 c. c., comma 2, di quelle onerose, non potendosi ritenere che in tal caso resti garantita l’attenzione del contraente debole verso la clausola a lui sfavorevole compresa fra le altre richiamate.

Nel caso di condizioni generali del contratto, infatti, l'obbligo della specifica approvazione per iscritto a norma dell'art.1341 c. c. della clausola vessatoria è rispettato anche nel caso di richiamo numerico a clausole, onerose e non, purché non cumulativo.

Non è idonea ad integrare la specifica approvazione per iscritto ex art. 1341, II° comma, l'approvazione della clausola onerosa contenuta nella sottoscrizione complessiva di altre clausole contrattuali, perché è necessaria che invece essa sia specifica e separata dalle altre cioè individuata singolarmente così da richiamare l'attenzione del sottoscrittore su di essa.

Ai fini dell’accettazione delle condizioni generali del contratto, per di più, è necessaria, oltre alla sottoscrizione separata, la scelta di una tecnica redazionale idonea a suscitare l'attenzione del contraente debole sul significato delle clausole a lui sfavorevoli.

I Giudici di Piazza Cavour, di recente, sono tornati sul corrispondente tema e, con Ordinanza n. 6307 del 02/03/2023, hanno così enucleato il seguente principio di diritto: In tema di condizioni generali di contratto, la clausola apposta a un contratto di durata, che ne preveda il divieto di rinnovazione tacita alla scadenza, non può considerarsi vessatoria, dal momento che non determina un vantaggio unilaterale a favore del predisponente, avendo ad oggetto un contegno riferibile ad entrambe le parti.

Alla luce di tale pronunzia emerge, ergo, che in tema di condizioni generali di contratto, la clausola apposta a un contratto di durata, che ne preveda il divieto di rinnovazione tacita alla scadenza, non può considerarsi vessatoria, dal momento che non determina un vantaggio unilaterale a favore del predisponente, avendo ad oggetto un contegno riferibile ad entrambe le parti.

 Avv. Giulio Costanzo
Letto 92 volte

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti

Ultimi articoli

La trascrizione

La trascrizione

La Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza n. Leggi tutto
Contratto preliminare di vendita: le ultime

Contratto preliminare di vendita: le ultime

La Suprema Corte di Cassazione, con Ordinanza n. Leggi tutto
Risarcimento danni per diffamazione su twitter

Risarcimento danni per diffamazione su twitter

La Suprema Corte di Cassazione, con la Ordinanza Leggi tutto
Arricchimento senza causa

Arricchimento senza causa

La Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza n. Leggi tutto
  • 1
  • 2
  • 3