Forse la questione non è perché si separano ma perché si sono sposati? La domanda che da tempo mi pongo è: qual’è la spinta emotiva, culturale e sociale che spinge due soggetti, palesemente diversi in tutto e con scopi e valori assolutamente agli antipodi, ad unirsi in matrimonio con conseguente procreazione di persone che, spesso, crescono e vivono con irrisolti problemi personali?
Ma anche.... Cos’è che porta due persone che si sono amate ed hanno trascorso anni insieme costruendo il loro mondo e quello dei loro figli, ad odiarsi al punto di godere nel vedersi atterriti e distrutti, anche economicamente, dopo estenuanti battaglie legali, spesso infanganti del proprio vissuto?
Ovviamente la domanda non può e non riguarda, i casi di violenza e sudditanza psicologica di un coniuge nei confronti dell’altro, nei quali il vizio del rapporto, pur essendo complesso nel suo particolare, è chiaro nell’accezione oggettiva.